«In un'ampollina, l'elisir della giovinezza. Il segreto della vita eterna. Il potere di una pozione magica», recitava l'iconico film “La morte ti fa bella”. Ma il tempo non si ferma, neanche con gli incantesimi. E il nostro corpo è la cartina tornasole dei suoi effetti. Secondo l’Ocse, nel 2050 ci saranno 53 over 65 ogni 100 persone in età lavorativa (oggi sono 28) e in Italia si salirà addirittura a 74 ogni 100, ed è per questo che invecchiare nel migliore dei modi è diventato uno dei maggiori obiettivi dei ricercatori. L’invecchiamento, infatti, può essere rallentato anche scegliendo i giusti alimenti da assumere quotidianamente. Ma non si tratta di fare rinunce. L’idea di corretta alimentazione vissuta come una privazione, infatti, è ormai da considerarsi superata, dal momento che tutti i nutrienti sono fondamentali per il corretto funzionamento del nostro corpo. Non a caso, questo è anche il principio fondante della Dieta Mediterranea. È quindi importante far ruotare i cibi ed evitare che l’organismo vada in sovraccarico di alcune sostanze nutritive e in carenza di altre. «La lucentezza ed elasticità della nostra pelle, l’accumulo di liquidi e più in generale la longevità, sono condizionati dai nutrienti della nostra dieta», spiega Marco Postiglione, fondatore di Marco Post - The Italian Beauty SPA, rete di centri estetici anti-age senza bisturi. «Un percorso alimentare vario, completo senza carenze o eccessi, ha la finalità di potenziare i risultati di bellezza e rallentare l’invecchiamento». L’idea che tutti i nutrienti siano fondamentali al corretto funzionamento del nostro corpo è un cardine ampiamente condiviso dall'intera comunità scientifica, tanto quanto la pericolosità delle diete da “sette chili in sette giorni", che mettono in serio pericolo la salute del nostro corpo, anche da un punto di vista estetico, causando lo svuotamento dei muscoli, la comparsa di smagliature e la perdita di elasticità dei tessuti. «Una delle sostanze anti-age più efficaci per ritrovare una pelle più tonica e un aspetto più giovane è il collagene, anche definito il “mattone” che sostiene la nostra pelle e la sua compattezza», chiarisce Postiglione. «Purtroppo, dopo i 25 anni, la produzione di collagene comincia a diminuire, fino ad arrivare intorno ai 50 anni con una produzione molto rallentata, alle volte fino al -50%. E i segni di questa riduzione determinano la comparsa di rughe e segni profondi sul viso, tessuti cadenti, pelle più sottile, occhiaie. I pesci grassi, come il salmone, e le uova, sono ottimi alimenti per integrare numerosi amminoacidi, fondamentali per la produzione di collagene. Le uova sono anche ricche di vitamine A, C, E e beta-carotene ma anche di minerali e microelementi. Anche il manzo magro è un’ottima fonte di collagene». |
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