Divieto di balneazione in Romagna, in 28 punti della costa adriatica compresi tra Cervia e Cattolica, con l'aggiunta di Goro e Pinarella di Cervia. Il motivo? L'Arpae, Agenzia regionale per l'ambiente dell'Emilia Romagna, ha effettuato una serie di analisi che hanno fatto emergere una presenza eccessiva del batterio escherichia coli.
Divieto di balneazione in Romagna:
dove non si può entrare in acqua
I divieti di balneazione riguardano Goro, il tratto di Pinarella di Cervia e 26 tratti del Riminese:
- Bellaria - Foce Vena 2 - Bellaria-Igea Marina
- Bellaria - Foce Uso 100m S - Bellaria-Igea Marina
- Bellaria - Rio Pircio - Bellaria-Igea Marina
- Bellaria - Pedrera Grande N - Bellaria-Igea Marina
- Torre Pedrera - Pedrera Grande S - Rimini
- Torre Pedrera - Cavallaccio - Rimini
- Viserbella - La Turchia - Rimini
- Viserba - La Sortie - Rimini
- Viserba - Spina-Sacramora - Rimini
- Rivabella - Turchetta - Rimini
- Rimini - Foce Marecchia 50m N - Rimini
- Rimini - Foce Marecchia 50m S - Rimini
- Rimini - Ausa - Rimini
- Bellariva - Colonnella 1 - Rimini
- Bellariva - Colonnella 2 - Rimini
- Marebello - Istituto Marco Polo - Rimini
- Miramare - Roncasso - Rimini
- Miramare - Rio Asse N - Rimini
- Riccione - Foce Marano 50m N - Riccione
- Riccione - Fogliano Marina - Riccione
- Riccione - Porto Canale 100m N - Riccione
- Riccione - Porto Canale 100m S - Riccione
- Riccione - Colonia Burgo - Riccione
- Misano Adriatico - Rio Alberello - Misano Adriatico
- Misano Adriatico - Rio Agina - Misano Adriatico
- Cattolica - Torrente Ventena 50m N - Cattolica
La colpa? Del caldo e della siccità
La causa, sempre secondo l'Agenzia, sarebbe da imputare a «un insieme di eccezionali condizioni meteorologiche che sommandosi possono aver avuto un effetto particolarmente impattante sulla composizione delle acque marine».
Il fenomeno sarebbe stato registrato anche in altri mari italiani e alcuni esperti hanno ipotizzato che la causa sia l'anomala ondata di calore che ha innalzato la temperatura marina. Questo potrebbe avere causato uno squilibrio organico che porterebbe al superamento dei valori indicati dalla norma.
«Serve trovare una soluzione»
Duro il commento di Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini. La città ha investito negli ultimi otto anni 250 milioni di euro per la realizzazione delle rete fognaria separata e la trasformazione degli sforatori in canali di acque bianche. Il primo cittadino evidenzia quindi «la delicatezza della vicenda e l'assoluta urgenza per la immediata soluzione». Serve trovare «una soluzione pratica a questo "mistero" che rischia di danneggiare interi territori, intere economie per ragioni non individuabili, almeno ad oggi, nella razionalità».
Per la giornata di domani è previsto un incontro tecnico tra il sindaco di Rimini, la Regione, Arpae, Ausl Romagna e i Comuni costieri.
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