lunedì 25 luglio 2022

Norwegian Cruise si ferma in rada a Venezia

 

Norwegian Cruise 

si ferma in rada a Venezia. 

Turisti “mordi e fuggi” 

in città con le navette

L'ammiraglia da quasi 300 metri della compagnia scandinava Norwegian Cruise, si è fermata in rada, fuori del Lido. L’assessore al Turismo: «Non è il modello di crocierismo e turismo che vogliamo per Venezia


C’è sempre, come si dice, una prima volta. Oggi, 23 luglio, a una settimana esatta dall’anniversario dello stop al passaggio in bacino di San Marco e canale della Giudecca, una grande nave, la Norwegian Gem, ammiraglia da quasi 300 metri della compagnia scandinava Norwegian Cruise, si è fermata in rada, fuori del Lido, evitando di attraccare in città, e facendo arrivare i passeggeri a Venezia con un trasbordo su “lancioni”, che li riporteranno a bordo stasera.



Gita “mordi e fuggi”

Una gita mordi e fuggi per 1.500 persone, evitando i divieti che dall'agosto 2021 (per decreto) impediscono alle navi sopra le 25mila tonnellate di arrivare in Marittima via San Marco e Giudecca, potendo solo accedere per altre vie alle banchine di Marghera.


La compagnia scandinava, che ha traslocato a Trieste e Ravenna è, infatti, solo in transito, e ha chiesto alla Capitaneria di Porto e all’Autorità portuale, ricevendone l’ok, per una soluzione non nuova nel Mediterraneo, ma che di solito riguarda piccoli porti dove per le grandi navi non c’è spazio, come nelle isole greche.

[banner]1294[/banner]


L’assessore al Turismo: No a questo modello di turismo

Una modalità che non è piaciuta all’assessore del Turismo perché potrebbe innescare un precedete: «Non è il modello di crocierismo e turismo che vogliamo per Venezia» ha, infatti commentato l’assessore al Turismo Simone Venturini, come riporta il Corriere della Sera.


Del resto, rimanda, infatti a quel modello di turismo “della domenica” che Venezia sta tentando a tutti i costi di evitare il contributo d’accesso e la prenotazione.

 «L’unica attenuante è che si tratta appunto della Norwegian cruise line - continua - compagnia di alta qualità». In ogni caso «Assistiamo alle conseguenze della mancanza di una politica nazionale - dice Venturini - quando invece c’era la possibilità di evitare le pesanti ricadute occupazionali e la perdita dell’home port. Siamo ancora in tempo per rimediare, ma va fatto subito». La strada deve passare per la sistemazione degli approdi a Marghera e, soprattutto, per l’adeguamento del canale Vittorio Emanuele. iat

Nessun commento:

Posta un commento