UN DISABILE
VA IN CROCIERA
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Edimburgo |
Edimburgo è una città magnifica sotto tutti gli aspetti che
un turista possa immaginare… anche se è obbligato a starsene seduto in una
carrozzina e anche se, in gioventù, ha avuto molte occasioni di girare, per lavoro, una buona parte del mondo. Edimburgo è una città che vale una crociera nei mari del Nord...
anche soltanto per quello.
Scrivo questo perché, inevitabilmente, quando rientri da una crociera, appena
incontri un amico, subito ti chiede che cosa ti sia piaciuto della tua esperienza; la risposta non è facile anche perché quello che è piaciuto a te forse non ha nessun interesse o nessuna
attrattiva per il tuo interlocutore.
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Le classiche "bianche scogliere" di Dover |
Quando si dice “crociera” per la maggior parte delle persone
il pensiero va ai mari del Sud, al Mediterraneo, all’Asia minore, alle Canarie, le Maldive o addirittura ai Caraibi… insomma al caldo.
Una crociera nel Nord dell’Europa solletica il desiderio
soprattutto di chi non è amante delle grandi calure ed è attirato magari da panorami o civiltà abbastanza diverse dalle nostre.
Da persona disabile, qual sono, ero alquanto perplesso nello scegliere di salire su una nave e “affrontare” un viaggio intorno alle isole
britanniche e soprattutto nel partecipare ad alcune escursioni che, sulle
prime, sembrava si sarebbero presentate alquanto improponibili per la loro difficoltà. Non è stato così... e
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Il Castello di Conwy |
ho dovuto concludere che forse proprio perché sono stato privilegiato e (anche se non avrò ballato nelle varie piste da ballo
della nave) tutto è filato via addirittura in un modo migliore del previsto: avvantaggiato tra le centinaia (anzi migliaia) di
passeggeri di quella che, in definitiva, è una piccola città galleggiante,
dotata di ogni comfort e svago per allietare in ogni momento della giornata i suoi “abitanti”. E va sottolineato che il personale di bordo è sempre stato molto attento così come il mio accompagnatore sollevando al massimo i problemi abituali per il mio handicap. Spazi abbondanti in cabina, in palestra, nella zona relax e nei corridoi; decine di ascensori per salire e scendere dagli nove o dieci ponti mi hanno dato la possibilità di muovermi anche senza accompagnatore.
Molto della vita a bordo infatti è stato dedicato all’intrattenimento sia dei
grandi che dei piccini (pochi per la verità i rappresentati di questa
categoria).
Ed è lunga la lista delle attività giornaliere possibili:
dallo stretching mattutino, al tennis, al laboratorio creativo, i vari giochi,
i seminari, la musica live, la palestra e le orchestrine per chi ha voglia di ballare..
E naturalmente su una nave che si rispetti non può mancare un casinò dove trascorrere le giornate di pioggia (che per la verità non ci sono mai state); e non mancano nemmeno gli spettacoli dal vivo moderni e interessanti anche per un pubblico così vario come
quello che sceglie una crociera come regalo personale.
Da giornalista enogastronomo poi ho potuto constatare quanto
si sia evoluta da parte degli chef (tre stellati) delle varie cucine della nave la capacità di stare al
passo con i gusti anche dei più aggiornati gourmet. La "mia" nave si chiamava “Fortuna” e, forse per l’appeal che nel passato ha sempre avuto per me questo nome, mi ha dato il “la” per sceglierla come mia prima crociera nei mari del Nord.
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Liverpool dei Beatrles |
Ho scritto di Edimburgo come mia meta preferita ma, tra le molte
escursioni scelte, non posso dimenticare nemmeno l’Irlanda, la Scozia, il Galles, Londra, la Germania del nord e l’Olanda che non sono state meno piacevoli.
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I musicanti di Brema |
Parlo in particolare della visita alla Liverpool dei Beattles, la gita lungo le sponde del Loch Ness (dove ho imparato che loch significa lago), la scoperta dell'antico Vallo Adriano, E che dire della visita di Cànterbury (attenzione che l'accento va sulla "a") con la sua
magnifica cattedrale che piaceva a The Queen, o una passeggiata per Amsterdam e la visita al suo meraviglioso “Rijsk
museum” o, infine, girovagare nella storica città di Brema dei fratelli Grimm, lasciata quasi intatta dall’ultimo conflitto mondiale.
Un’esperienza indimenticabile per chi ama viaggiare e
conoscere il mondo… molto piacevole anche per un disabile!
Sòstene Schena
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Inevitabile una sosta sul Vallo Adriano |
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