La questione dell’innalzamento della soglia dei contanti, con il Consiglio dei ministri che ha approvato l'aumento a 5mila euro, ha aperto il dibattito pubblico sull’argomento e tra favorevoli o contrari il tema resta aperto. C’è chi pensa che questa misura voglia incoraggiare l’evasione fiscale (Italia prima in Europa, ndr) e chi invece invoca maggiore libertà d’azione per gestire i propri soldi. Noi di Italia a Tavola, proseguiamo nel nostro viaggio tra baristi e ristoratori, questa volta in Basilicata. Il clima però sembra non cambiare di molto: come accaduto negli altri casi, i professionisti dell'Horeca puntano il dito sul Pos e sui suoi costi.
Tra contanti e Pos l'universo Horeca si interrogaLa sanzione
Per fare un passo indietro è bene ricordare che lo scorso 30 giugno sono entrate in vigore le norme per l’obbligo del Pos (dispositivo per il pagamento) per i pubblici esercizi, professionisti e artigiani ad eccezione dei tabaccai per i valori bollati, postali e i generi di monopolio. Tuttavia l’esercente è sanzionabile con 30 euro più il 4 % del valore della transazione rifiutata solo se si rifiuta di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat.
Il nodo banche...
Massimo Carleo è titolare di due ristoranti, uno a Potenza e l’altro a Firenze. L’insegna è Loroitaliano. Questo il suo commento. «Sono favorevole ad aumentare il tetto dei contanti e sicuramente azzerare gli interessi dei Pos, perché ogni anno alle banche, oltre a prendersi le spese di conto, della carta, noleggio Pos, devi anche pagare gli interessi sul transato con una media dello 0,9 %».
Massimo Carleo... e quello caffè
Ci spostiamo a Tito Scalo, nel potentino, per sentire l’opinione di Angelo Di Carlo, titolare del Cafè Romiria. «Per la mia attività meglio il contante, perché ci troviamo spesso nella situazione di dover accettare pagamenti di 1 euro col Pos con una commissione del 2%. Se si considera questa commissione per i tanti caffè l’importo diventa importante in proporzione. Sarebbe auspicabile azzerare le commissioni».
Angelo Di CarloPare quindi che il contante sia lo strumento più utile per queste attività economiche.
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