mercoledì 4 aprile 2018

Il chilogrammo non sarà più ...lo stesso


Il chilogrammo  
non sarà più 
...lo stesso


Quella in corso è la più grande ridefinizione del sistema internazionale delle unità di misura sin dalla sua fondazione avvenuta quasi 60 anni fa




Impazziranno le bilance, gioirà (forse) chi ci sale ogni mattina per pesarsi. Nella speranza che gli esperti rivedano al rialzo il peso del chilogrammo. Già, perché dal 2019 un chilo non peserà più un chilo. L’ha stabilito l’Istituto internazionale pesi e misure, che ha deciso di rinnovare lui e le altre unità di misura fondamentali. La trasformazione non è da poco: d’ora in poi i pesi saranno definiti sulla base di costanti della fisica, anziché di definizioni astratte.

Il loro destino, annunciato da tempo, è stato deciso nella conferenza dell’Istituto Internazionale Pesi e Misure tenutasi a fine ottobre, vicino Parigi, per avviarne la ridefinizione sulla base di costanti della fisica, anziché di definizioni astratte. Questo è stato l’incontro preliminare prima della Conferenza generale sui pesi e le misure prevista nel novembre del prossimo anno, mentre le nuove definizioni sono attese per maggio 2019.

Quella in corso è la più grande ridefinizione del sistema internazionale delle unità di misura, sin dalla sua fondazione, avvenuta quasi 60 anni fa: cambiano anche l’ampere, che misura la corrente elettrica, il kelvin che definisce la temperatura e la mole che si riferisce alla quantità di sostanza. L’obiettivo è rimpiazzare gli attuali sistemi che definiscono le quattro unità con costanti fisiche universali e riproducibili da tutti, in modo da rendere accessibile la misurazione precisa ai laboratori di tutto il mondo, con ricadute non solo per la ricerca, ma anche per l’industria.

“È importante perché alcune definizioni, in particolare quella del chilogrammo, sono basate su artefatti materiali, anziché su costanti fisiche, e questi non sono affidabili su scale di tempo molto lunghe” ha osservato Giovanni Mana, dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, che ha contribuito alla ridefinizione del chilogrammo. “Per esempio, ha aggiunto, è stato visto che le copie del cilindro di platino iridio, il cosiddetto Grand Kilo, conservato nell’Ufficio Internazionale dei Pesi e delle Misure di Parigi (considerato lo standard per impostare le misure che indicano il peso), non pesano più un chilogrammo ma un po’ di più, e questo non permette di replicare misure fatte 100 anni fa’’.

Può sembrare un problema da poco per chi non si occupa di scienza e ingegneria, ma non lo è affatto. Basti pensare che l’efficacia delle marmitte catalitiche viene valutata misurando la quantità di sostanze inquinanti che trattengono in microgrammi: è solo un esempio per capire come anche dal punto di vista legale sia importante avere unità di misura affidabili. Non si sa bene perché il Grand Kilo abbia perso massa, potrebbe essere perché nel metallo con cui è stato fatto c’erano impurità che si sono perse nel tempo, ma a prescindere da questo definire il chilogrammo usando una costante fisica semplificherebbe molto le cose per tutti.




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