Toscana premiata dal Touring Club
Sul podio le specialità Dop e Igp
Quasi mille i ristoranti,298 le botteghe e 196 produttori per Vetrina Toscana
Nella "Guida gastronomica d'Italia", edita dal Touring Club Italiano TCI nel 1031 si affermava che "se una data specialità piace, è necessario sapere dove proprio la si può gustare autentica, genuina, perfetta". E deve essere stato questo lo spirito che ha animato i giurati del Corpo Consolare Toscano del Touring, ideatori del concorso giunto alla sua 15 edizione, nel riconoscere proprio la Toscana come la regione da premiare per i suoi prodotti agroalimentari Dop e Igp per questa edizione 2015. Questa la motivazione: "Ai prodotti DOP e IGP della Toscana, espressione dell'unicità del territorio, eccellenza nella qualità dei prodotti ed irripetibile trasmissione di saperi".
Delle 26 fra Dop e Igp della Toscana ne sono state prescelte 10, considerate come rappresentative di tutte le altre e per queste eccellenze è stato varato un calendario di iniziative che verranno realizzate in tutta la Toscana. Un pacchetto imperdibile per i palati più attenti che è stato presentato nella giornata di ieri a Firenze alla presenza degli assessori all'agricoltura e foreste e cultura e turismo della Regione, Gianni Salvadori e Sara Nocentini.
I dieci prodotti Dop e Igp prescelti sono: il Fagiolo di Sorana, il Lardo di Colonnata; la farina di Neccio della Garfagnana, gli oli extravergini di oliva, Chianti Classico Dop, Seggiano Dop e Toscano Igp, il Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP, la Cinta Senese DOP e l'Agnello del Centro Italia IGP, e il Panforte di Siena IGP .
Un territorio e i suoi ambasciatori
"Questi prodotti per la cui realizzazione sono coinvolte ogni giorno oltre 12 mila imprese – ha affermato in proprio l'assessore Gianni Salvadori - rappresentano il top della qualità agroalimentare per diversi aspetti: unicità legata al luogo di origine, sapere condiviso tramandato di generazione in generazione, cura e presidio del territorio, salvaguardia delle razze e varietà autoctone, tracciabilità completa e certificata, sistema di pubblico vigilanza a cui sono sottoposti sia i controllori che gli operatori ma soprattutto esclusività del nome geografico in etichetta. Ed è proprio questo ultimo aspetto che rende questi prodotti ambasciatori del proprio territorio -ha sottolineato - perchè sono gli unici a poter sfoggiare in modo autentico il nome del luogo dove sono prodotti con la garanzia per il consumatore data dal marchio europeo. Sono prodotti così radicati nella storia dei nostri territori che anche per questo l'invito è quello di andarli a gustare e scoprire nei territori d'origine."
"L'iniziativa del corpo consolare del TCI con la quale continua questa felice collaborazione – ha aggiunto Salvadori - è l'occasione per interpretare al meglio lo spirito del miglior turismo gastronomico quello che visita dei luoghi e incontra gli uomini."
Quasi mille i ristoranti,
298 le botteghe 196 produttori per Vetrina Toscana
"Questa sarà l'occasione per rinnovare l'indirizzo del turismo di qualità verso luoghi ricchi di storia e tradizione, dove poter incontrare uomini che ogni giorno interpretano e rinnovano il saper fare intrecciando frammenti di contemporaneità e di storia millenaria – è il commento dell'assessora alla cultura e al turismo Sara Nocentini - Con il suo mezzo milione di soci e la sua capillare organizzazione territoriale il TCI rappresenta la più antica organizzazione italiana che parla di turismo, un social network ante web. L'aver posto i prodotti agricoli e i piatti della tradizione al centro del rapporto con i singoli territori testimonia questo legame.
Che viene valorizzato dalla fattiva collaborazione con Vetrina Toscana e la sua rete di 908 ristoranti, 298 botteghe e 196 produttori."
Il Console Regionale del TCI per la Toscana, Gianluca Chelucci, ha consegnato alla Regione una targa ricordo dedicata a tutti i prodotti DOP e IGP della Toscana. "Questi prodotti – ha ribadito - rappresentano per la Toscana una ricchezza culturale meritevole di studio, difesa e valorizzazione turistica. Il loro consumo sul posto risponde alle moderne istanze del turismo di qualità, rispettoso dell'ambiente, delle tradizioni e delle culture locali, privilegiata occasione di conoscenza e volano di sviluppo economico ecosostenibile. Da 120 anni la filosofia del Touring è proprio questa: viaggiare per conoscere e per conoscersi. Anche attraverso il cibo. E come si legge nella "Guida gastronomica d'Italia" - edita dal TCI nel 1931 - "se una data specialità piace, è necessario sapere dove proprio la si può gustare autentica, genuina, perfetta".
Vinoecibo
club.html#sthash.vZkxYUQd.dpuf
Nessun commento:
Posta un commento