IL NATIONAL DAY DI HAITI

da un lato valorizzare il patrimonio storico del Paese, preservando le buone pratiche nutritive e dall’altro condiv
idere questo ricchezza con tutti i Paesi partecipanti all’Esposizione e i visitatori”.
Così, il Primo Ministro Evans Paul, ha spiegato il senso della partecipazione della Repubblica di Haiti all’Esposizione Universale, aprendo ufficialmente la cerimonia del National Day del Paese caraibico.Il Primo Ministro ha inoltre sottolineato la grande convinzione con cui il Paese ha preso parte a questo grande evento, che “verrà ricordato dai posteri per il suo grande apporto non solo dal punto di vista architettonico, ma anche e soprattutto da quello educativo e culturale, in termini di alimentazione”.
Paesi più ricchi a supportare quelli più poveri. E questo è il senso della partecipazione di realtà come Haiti”. Il Sottosegretario ha anche ricordato lo stato di grave emergenza umanitaria in cui versa il Paese, colpito nel 2004 dall’uragano Jeanne e nel 2010 da un disastroso terremoto.
“L’Esposizione Universale deve essere un luogo di incontro, di libertà e solidarietà per esprimere il desiderio di provare a cambiare. La politica dichiari guerra alla povertà”, ha concluso Cassano.

La giornata è poi proseguita con la visita della delegazione haitiana al Cluster dei Cereali e Tuberi e la tappa a Palazzo Italia, con il pranzo ufficiale. Nel pomeriggio, ecco la sfilata di moda proposta da sette stilisti emergenti
haitiani, sotto l’attenta supervisione della stella internazionale dell’haute couture Stella Jean.
Nessun commento:
Posta un commento