sabato 19 novembre 2022

Manovra, il Governo pensa all’Iva zero per pane, pasta e latte

 

Manovra, il Governo pensa 

all’Iva zero per pane, 

pasta e latte per anno


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rudenza ma anche aiuti concreti alle famiglie e alle imprese: questi gli obiettivi della manovra da 30-35 miliardi che il consiglio dei ministri esaminerà lunedì o martedì. Sul tavolo delle ipotesi l’azzeramento dell’Iva per un anno per pane pasta e latte. 

Ma anche, come ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il taglio del cuneo fiscale di tre punti, la quota 103 per le pensioni. Torna anche l’ipotesi dell’Amazon tax, una tassa sulle consegne per gli acquisti e-commerce effettuate con mezzi non ecologici. Confermata, invece la cancellazione delle cartelle non superiori a mille euro e il dimezzamento di quelle tra mille e tremila euro, così come l’ampliamento della flat tax del 15% alle partite Iva con ricavi fino a 85mila euro e l’aumento della tassa sugli extraprofitti. Si allontana, invece, l'ipotesi di uno scudo fiscale per il rientro dei capitali dall'estero. Contro il caro energia saranno utilizzati 21 miliardi. Queste, dunque, le nuove misure che potrebbero entrare nella manovra, come è emerso nel corso del vertice di governo. Vediamo nel dettaglio.

Ipotesi del governo: Iva azzerata su pane, pasta e latte  Manovra, il Governo pensa all’Iva zero per pane, pasta e latte per anno

Ipotesi del governo: Iva azzerata su pane, pasta e latte


Tregua fiscale per le cartelle sotto i 1000 euro
Confermato come dicevamo, un intervento sulle cartelle fino al 2015: il pacchetto va ancora definito ma resta la possibilità che per gli importi sotto i mille euro si arrivi ad uno stralcio; in alternativa potrebbe esserci un pagamento ridotto. Per gli importi superiori si va invece verso una riduzione di sanzioni e interessi al 5%.

21 miliardi per il caro energia e uno alle famiglie
Cruciale per il Governo Meloni il nodo energia per il quale saranno destinati oltre 21 miliardi su un totale che dovrebbe aggirarsi intorno ai 30. Per decidere dove indirizzare i restanti, la linea del Governo è quella della prudenza in vista di una legge di bilancio che però la premier vuole orientata anche a sostenere le famiglie, con misure per un miliardo, e a dare sollievo alle fasce deboli.

Taglio al cuneo più ampio
La priorità è sostenere le fasce deboli e le imprese, assicura il ministro annunciando anche un taglio del cuneo più ampio di quanto finora previsto (tre punti percentuali) e l'aumento delle soglie del credito di imposta dal 30 al 35%.
Sulla “tassa piatta” è previsto l’innalzamento della soglia attuale per gli autonomi (da 65mila a 85mila euro), mentre si valuta l’introduzione della flat tax incrementale ma solo per gli autonomi. Per i dipendenti invece si studia la riduzione della tassazione sui premi di produttività.

Il nodo capitali nascosti all’estero e pensioni
Il governo vuole portare la manovra in consiglio dei ministri lunedì (ma non è escluso che si vada a martedì). Intanto in serata il capo dello Stato ha firmato il dl aiuti quater, che può quindi essere pubblicato in Gazzetta a distanza di oltre una settimana dal varo in cdm. Il confronto sulla manovra avrebbe fatto emergere il nodo dello scudo fiscale per il rientro dei capitali all'estero. Tuttavia, la questione sarà probabilmente discusa in un secondo momento.
Ancora in discussione anche le pensioni, con Forza Italia in pressing per le minime: i soldi (sarebbero 2 miliardi).

Tagli dell’Iva e aiuti alle famiglie
Assicurati invece, come dicevamo, i soldi per il pacchetto di misure destinate alle famiglie. A partire dalla riduzione o azzeramento dell'Iva su pane, pasta e latte (al momento solo per un anno); l'imposta scenderà invece al 5% sui prodotti per l'infanzia e gli assorbenti. Si prevedono poi assegni familiari più corposi per chi ha più di 4 figli o gemelli.Iat

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