VINO: MADE IN ITALY
BATTE LA FRANCIA...
IN SALUTE E
SUL MERCATO
Il vino Made in
ltaly - affermano Coldiretti e Città del Vino - vince dunque anche in salute.
dopo i successi sul mercato con un aumento della domanda mondiale del 5,4 per
cento nel 2004 e il mantenimento della Ieadership negli Stati Uniti (+4,2 per
cento) dove i cugini d’oltralpe registrano una autentica debacle con un meno 20
per cento in valore secondo le elaborazioni Coldiretti su dati ltalian Wine
& Food Institute.
Dalla ricerca “sulla superiorità del Made in ltaly” presentata dal professor Giuseppe Rotilio, direttore del Corso dì Laurea in Scienze della Nutrizione dell’ Università di Roma Tor Vergata è emerso anche che i dati epidemiologici dimostrano che, nei paesi sviluppati dell’Occidente, l’incidenza della mortalità da infarto miocardico è 4-5 volte superiore in paesi come USA e Finlandia rispetto a Francia e Italia, dove il consumo di vino è maggiore di circa 10-20 volte.
Dalla ricerca “sulla superiorità del Made in ltaly” presentata dal professor Giuseppe Rotilio, direttore del Corso dì Laurea in Scienze della Nutrizione dell’ Università di Roma Tor Vergata è emerso anche che i dati epidemiologici dimostrano che, nei paesi sviluppati dell’Occidente, l’incidenza della mortalità da infarto miocardico è 4-5 volte superiore in paesi come USA e Finlandia rispetto a Francia e Italia, dove il consumo di vino è maggiore di circa 10-20 volte.
E nuovi
effetti benefici sull’umore stanno per essere scoperti come ha affermato il
professor Attilio Scienza (Ordinario di viticoltura all’ Università degli studi
di Milano) nel ricordare che recentemente è stata sorprendentemente rilevata,
in estratti di bacca di Vitis vinifera, la presenza della melatonina, un
neurormone che svolge un ruolo importantissimo nella regolazione dei ritmi
circadiani (sonno-veglia).
Le molte conferme scientifiche sugli effetti
benefici di un consumo equilibrato di vino durante i pasti hanno sicuramente un
impatto positivo sui consumi nei mercati esteri particolarmente sensibili agli
effetti sulla salute come quello statunitense dove è stata recentemente data la
possibilità ad un produttore di indicare sulle etichette del proprio vino il
contenuto di “resveratrolo”, un importante antiossidante con effetti benefici
sull’apparato cardiovascolare. Peraltro sul mercato nazionale, nel 2004, per la
prima volta dopo anni di progressiva riduzione, secondo lsmea-AcNielsen, si è
registrato un aumento nelle quantità acquistate dalle famiglie italiane.
Una ripresa che coinvolge -precisano Coldiretti e Città del Vino - ben tre famiglie su quattro che hanno consumato, nel 2004 tra le mura domestiche, ognuna una quantità media di vino di poco superiore a cinquanta litri all’anno, ossia circa due bicchieri al giorno per famiglia, un livello da considerare come parte integrante di una dieta equilibrata.
Una ripresa che coinvolge -precisano Coldiretti e Città del Vino - ben tre famiglie su quattro che hanno consumato, nel 2004 tra le mura domestiche, ognuna una quantità media di vino di poco superiore a cinquanta litri all’anno, ossia circa due bicchieri al giorno per famiglia, un livello da considerare come parte integrante di una dieta equilibrata.
E proprio contro gli eccessi è rivolta l’iniziativa
congiunta di Coldiretti e Città del Vino denominata “Conoscere il vino fa bene
alla salute” nella consapevolezza che la moderazione si può favorire solo
educando le nuove generazioni e le famiglie a un consumo consapevole sotto il
profilo alimentare, ma anche culturale.
Una iniziativa - precisano
Coldirettì e Città del Vino - che vuole coadiuvare la campagna informativa nazionale
rivolta ai giovani per contrastare l’abuso di alco annunciata dal ministro
della Salute Girolamo Sirchia, per la fine del mese di aprile, che punta il dito
nei confronti del consumo di bibite a basso tenore alcolico diffusissime tra i
giovanissimì per i quali l’alcol è particolarmente pericoloso.
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