Turismo e shopping:
due “illustri sconosciuti”
con tante cose in comune
Spesso si ignorano, ma è fondamentale farli incontrare.Da un lato c’è il mondo del turismo.
Un mondo fatto di un’offerta, estremamente variegata, che per quanto sia fatta di opportunità anche molto diverse tra loro, non sempre riesce a soddisfare tutti i diversi desideri e bisogni dei turisti più disparati.
Un’offerta che, per quanto sia ricca di sapori, non è capace tutte le volte di appagare tutti i palati dei viaggiatori. Ma comunque ci prova, non solo ampliando il ventaglio di possibilità, ma capendo anche quando è il momento di cambiare l’aria e puntare tutto sul rinnovamento.
Dall’altro lato c’è il mondo dello shopping. È un mondo in cui il concetto di “rinnovamento” è conosciuto molto bene: la moda non è forse in continuo mutamento? È un mondo in cui tutto cambia continuamente. Ma tutto, in fondo, ritorna, sotto diversa forma. Come in un cerchio.
In questo movimento circolare lo shopping incontra spesso il mondo del turismo: peccato che molti non si siano ancora resi pienamente conto di come il turismo e lo shopping possano essere intimamente legati e di come questo legame possa essere sfruttato dagli addetti ai lavori. Creando naturalmente nuova occupazione partendo dai personal shopper.
L’obiettivo comune: attirare le persone
Nel caso del turismo si chiamano viaggiatori, nel caso dello shopping consumatori; in entrambi i casi sono clienti. Che cercano qualcosa e che si aspettano di trovare questo qualcosa acquistando un pacchetto vacanza o un pacchetto con dentro un nuovo maglioncino.
Sia il pianeta turismo che l’universo dello shopping hanno bisogno continuamente di “visitatori”: i territori che si mettono in gioco proponendosi come luoghi per le vacanze sperano di essere scelti quante più volte possibile come destinazioni e i centri commerciali, i negozi, le bancarelle tipiche di un luogo, vorrebbero essere meta di orde di compratori a caccia di prodotti da acquistare.
Un ponte fra turismo e shopping
Quando un turista prepara la valigia raramente dimentica di lasciare almeno un po’ di spazio per gli acquisti che farà una volta giunto a destinazione. Rientra infatti sotto la voce “spese per le vacanze” anche quel gruzzoletto che si è scelto di portare con sé non soltanto per tornare a casa carichi di ricordi di viaggio (da distribuire ad amici e parenti che hanno sofferto la nostra mancanza) ma anche quel budget che abbiamo deciso di destinare ad acquisti che forse altrove non potremmo fare.
Le ragioni per cui lo shopping può essere legato alla visita in una determinata località e quindi al turismo possono essere diverse. Magari nella destinazione del nostro viaggio ci sono negozi che nella città in cui viviamo sono assenti. Oppure i prodotti che si trovano sono gli stessi che vediamo anche nel posto in cui abitiamo, ma hanno un prezzo diverso. E ancora: il legame tra shopping e turismo potrebbe essere rappresentato dal fatto che ciò che vogliamo comprare è qualcosa di tipico della nostra meta per le vacanze, come nel caso di artigianato locale. A maggior ragione se il turista proviene dall’estero.
FormazioneTurismo.com
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