E' GIUNTO ALLA 7. EDIZIONE
IL FESTIVAL DEL PAESAGGIO AGRARIO
E' ormai alla settima edizione il Festival del paesaggio agrario iniziato
a novembre dello scorso anno e che si concluderà nel prossimo mesi di marzo.
Si tratta di Incontri sul territorio Componente Unesco n. 4 Nizza Monferrato e il Barbera che riguardano il valore economico e culturale del paesaggio rurale. La manifestazione ha il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Asti, dell'Associazione Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato e in collaborazione con il Centro studi Silvia Santagata. Tema del convegno che si terà domenica 8 febbraio "La barbera come traino internazionale di promozione del territorio". al Foro Boario di Nizza Monferrato,
Ecco il programma della giornata:
ore 9.30
Dopo l'introduzione di Fabio Isnardi Presidente Comunità collinare Vigne e vini
farà gli onori di casa Flavio Pesce, Sindaco di Nizza Monferrato, Consigliere provinciale delegato all’Unesco.
Sarà la volta qundi di Stefano Chiarlo (nella foto), Presidente Strade del vino Astesana e poi di Filippo Mobrici, Presidente Consorzio Vini Asti e Monferrato.
Seguiranno gli interventi di
Vincenzo Gerbi Dip. Scienze Agrarie Università di Torino
Enrico Ercole Università del Piemonte orientale, Turismo e territorio
Moreno Soster dirigente Settore Promozione e valorizzazione del sistema agroalimentare Regione Piemonte
Paolo Verri manager Expo 2015
Fiammetta Mussio giornalista
Dibattito
Coordinerà Laurana Lajolo, presidente dell’Associazione culturale Davide Lajolo
Sono stati invitati gli amministratori locali, le associazioni agricole, culturali e ambientaliste, consorzi
turistici, cantine sociali, produttori vinicoli, gestori di agriturismo, B&B e ristoranti, gli abitanti.
LE LANGHE E IL MONFERRATO
Le colline di Langa e Monferrato e Roero, emerse dal mare preistorico, sono fin dall'antichità coltivate a vigneto dalla mano paziente dei contadini, che hanno creato un'opera d'arte collettiva plasmando un paesaggio armonico, unico e irripetibile, riconosciuto nel 2014 dall'Unesco patrimonio culturale dell'umanità (50mo sito italiano inserito nella World Heritage List). Questo taccuino ripercorre la storia geologica e quella agraria derl territorio, mettendo a confronto la visione contadina tradizionale della piccola proprietà con le ultime trasformazioni socio-economiche, dovute alla modernizzazione dell'azienda agricola e all'innovazione tecnologica. Viene anche ricordato il portato immaginifico degli scrittori del Novecento, che hanno reso quelle colline luoghi letterari di rara suggestione.
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