Dodici anni dopo l'apertura dell'Osteria dalla Peppa, apre a Pesaro (Capitale della cultura italiana nel 2024) un nuovo locale dedicato alla cucina del territorio, ispirato alla figura di Gioachino Rossini. Si chiama Osteria Gioachino, si trova in Viale Trieste 351, affacciata sul mare, e nasce con l'obiettivo di valorizzare i prodotti locali, i sapori marchigiani e la passione per la buona cucina, seguendo le orme culinarie del celebre compositore pesarese. Il progetto è firmato da Martina Carloni, già socia dell'Osteria dalla Peppa, insieme a Jacopo Marcello, amministratore della nuova società. In cucina ci sarà lo chef Luigi Longobardi, mentre la direzione di sala è affidata alla ventiduenne Nicoleta Catirau.
A Pesaro apre l'Osteria Gioachino, un nuovo ristorante ispirato alla figura di Rossini
Alla base dell'Osteria Gioachino c'è un'idea chiara: celebrare l'identità gastronomica del territorio, partendo da una cucina semplice ma curata, costruita su prodotti agricoli locali e pescato fresco selezionato direttamente dalle piccole imbarcazioni del porto di Pesaro. Il tutto ispirandosi alla figura di Rossini, che negli ultimi vent'anni della sua vita si dedicò alla cucina con lo stesso entusiasmo e spirito creativo che aveva messo nella musica. Un legame profondo, quello tra arte e gastronomia, che l'osteria vuole riscoprire e raccontare attraverso i piatti.
L'Osteria Gioachino si ispira a due concetti:
sostenibilità e territorialità
«Pesaro è la mia città adottiva e qui vorrei portare un po' di quella che è stata la mia esperienza nel settore. In particolare, vorremmo fare una cucina locale semplice, ma che prende dalla terra le eccellenze agricole e dal mare i prodotti di pescato freschi e rielaborati con la massima cura. La nostra Osteria sarà ispirata a due concetti: primo alla sostenibilità, infatti, stiamo selezionando i produttori locali e le piccole imbarcazioni da pesca del porto di Pesaro per la materia prima e, secondo, alla territorialità con la sapienza della sfoglia fatta a mano per le nostre paste - racconta Martina Carloni. Avevo sempre sognato di poter aprire un locale di fronte al mare ed è un sogno che si avvera. Spero di riuscire e ci metterò tutto l'impegno che posso».
Lo chef Luigi Longobardi, che guiderà la cucina, ha studiato a fondo la passione gastronomica di Rossini per restituirne lo spirito nei piatti: «Abbiamo letto tutto quello che c'era di editato sulla grande passione di Gioachino Rossini. Negli ultimi venti anni della sua vita la passione per la gastronomia lo aveva assorbito e grazie a lui ci sono arrivate tante ricette e addirittura, senza di lui, alcune specialità non sarebbero arrivate fino a noi». E aggiunge: «Gioachino, analogamente al grande compositore, cercherà di mettere insieme il tartufo con le migliori paste oppure le lunghe cotture con i migliori pescati dell'Adriatico ma di certo oltre al pesce non mancherà la pasticciata pesarese».
Anche per Jacopo Marcello, l'ispirazione rossiniana è stata centrale nello sviluppo del progetto: «Abbiamo fatto un "viaggio" nel linguaggio gastronomico grazie al ricettario tramandato dal grande maestro Rossini che impone uno stile semplice ma di gusto. Ad esempio, le farciture dei suoi piatti sono ricche di aneddoti e di legami con gli agricoltori marchigiani che rifornivano la sua cucina e davano vita alle mitiche "soirées à la maison Rossini". La cosa straordinaria è che dai 36 anni l'inventore del bel canto abbia smesso di fare musica per dedicarsi alla passione per la cucina sfruttando i piatti dei ricordi o i sapori che Pesaro gli aveva lasciato nella sua esperienza. Infatti, quando scriveva una ricetta legava sempre la territorialità del tartufo piuttosto che della faraona così come mescolava prodotti come le Ostriche con il Tartufo di Acqualagna e così via; siamo andati a spasso con Rossini per farci ispirare e speriamo di esserne all'altezza».
Un'attenzione particolare è stata riservata alla gestione della sala, affidata a una giovane professionista che crede molto nel progetto: «È stato un lavoro faticoso preparare un concetto nuovo partendo dalla cucina locale e la tradizione, inoltre abbiamo prestato molta cura anche alle collaborazioni con le imprese locali, ma, in particolare, ci tengo a sottolineare che stiamo ancora cercando giovani per fare insieme questa esperienza e se qualcuno ci manda il suo curriculum lo valutiamo perché riteniamo che siano i giovani il cuore di questo progetto a Pesaro» dichiara Nicoleta Catirau, pronta a guidare lo staff con energia e freschezza.
Che cosa sapere su Giochino Rossini
L'anima dell'Osteria Gioachino affonda dunque le sue radici nella vita e nelle scelte di Gioachino Rossini, uno dei compositori più influenti dell'Ottocento europeo. Nato a Pesaro nel 1792, Rossini divenne celebre giovanissimo, firmando capolavori come "Il barbiere di Siviglia", "La Cenerentola" e "Guglielmo Tell". A soli 38 anni, nel pieno del successo, decise però di abbandonare la scena musicale per dedicarsi a un'altra sua grande passione: la cucina.
Trasferitosi a Parigi, nella villa di Passy, Rossini trasformò la sua casa in un punto d'incontro per artisti, intellettuali e gastronomi. Le sue soirées erano celebri per l'eleganza, i piatti ricercati e l'atmosfera conviviale. Amava i sapori della sua infanzia, come il tartufo, la selvaggina, il foie gras, ma anche le ricette della tradizione marchigiana, che reinterpretava con fantasia. Molte preparazioni portano ancora oggi il suo nome - come il noto tournedos Rossini - a testimonianza di un legame profondo tra musica, memoria e cucina che, con l'apertura dell'Osteria Gioachino, torna a risuonare proprio nella sua città natale.
Nessun commento:
Posta un commento