Negli scaffali dei supermercati c'è sempre meno Italia, ma chi compra continua a premiare l'origine nazionale. Nell'ultimo anno, i prodotti alimentari confezionati che riportano in etichetta un richiamo all'italianità - che sia un marchio Dop o Igp, una bandiera tricolore o una denominazione regionale - hanno generato vendite per 11,4 miliardi di euro. Un dato in crescita del +2,1%, anche se con meno referenze disponibili e meno pezzi venduti: -2% sia per l'offerta sia per i volumi.
A dirlo è l'Osservatorio Immagino di GS1 Italy, che ha passato in rassegna 26.411 prodotti tra le oltre 138 mila referenze digitalizzate dal proprio servizio. L'italianità si fa spazio in etichetta, ma in modo selettivo: il trend è chiaro, cresce il valore, ma cala la quantità.
Vendite nei supermercati: Dop in crescita,
frenano le Igp
Se si guarda più da vicino, sono soprattutto i prodotti Dop (Denominazione di origine protetta) a trainare questa tendenza: 1.335 referenze che crescono sia a valore (+3,5%) che a volume (+2,1%), per un giro d'affari da oltre 723 milioni di euro. Al contrario, i prodotti Igp (Indicazione geografica protetta) perdono terreno (-0,5% a valore e -2,2% a volume), e i vini Igt (Indicazione geografica tipica) accusano una flessione ancora più netta: -0,9% a valore e -7,7% a volume.
Identità regionali sempre più presenti,
ma la crescita è a macchia di leopardo
La bandiera tricolore resta il simbolo più usato per comunicare l'origine italiana: compare sul 16,3% dei prodotti analizzati (oltre 15mila referenze). Ma a fare notizia è la crescente attenzione per le identità regionali, che coinvolgono 10.294 articoli - il 10,9% del totale - per un giro d'affari superiore a tre miliardi di euro. Anche qui si conferma il copione: +0,7% a valore, ma -2,6% a volume.
Non tutte le regioni, però, si comportano allo stesso modo. Alcune fanno eccezione e mettono a segno risultati positivi su entrambi i fronti. È il caso di Molise, Valle d'Aosta e Sardegna, che vedono salire sia le vendite sia i volumi. Bene anche Puglia, Liguria, Veneto, Basilicata e Abruzzo, che registrano un aumento del giro d'affari.
La classifica delle vendite regionali: Trentino Alto Adige 1° per prodotti locali
Nella classifica delle regioni più performanti (a livello di vendita di prodotti regionali), il podio resta invariato rispetto allo scorso anno. Con oltre 392 milioni di euro di vendite sviluppate da 967 prodotti, la regione mantiene salda la leadership nei supermercati italiani. Il valore complessivo è cresciuto leggermente (+0,4%), ma i volumi si sono ridotti del -3,0%. Seguono Sicilia (377 milioni) e Piemonte (319 milioni), entrambe con numeri in leggera discesa rispetto all'anno precedente.
Il caso più interessante è quello della Valle d'Aosta, che nonostante il peso ridotto (0% sul totale nazionale), mette a segno il miglior risultato assoluto: +8,5% a valore e +4,2% a volume, confermando una crescita a doppia cifra anche rispetto all'anno precedente (+13,8%). Anche Basilicata e Puglia fanno bene. La prima registra un +2,8% a valore, mentre la seconda guadagna un notevole +7,3%, mantenendo i volumi praticamente invariati (+0,1%).
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