per le Dop e le Igp
261 prodotti iscritti nel registro Ue
Il rapporto Qualivita 2013 ha confermato la leadership dell'Italia per le produzioni
agroalimentari certificate. 261 i prodotti iscritti nel registro Ue: 158 Dop, 101 Igp e 2 Stg, per un fatturato di 13 miliardi di euro. La qualità del comparto è garantita anche dai 112 Consorzi di tutela e dai 49 Organismi di certificazione
Il nostro Belpaese rimane leader mondiale per le produzioni agroalimentari certificate, con 261 prodotti iscritti nel registro Ue, di cui 158 Dop, 101 Igp e 2 Stg (dati di novembre 2013). Quest’anno la classifica Qualivita, che misura le performance economiche dei 261 prodotti italiani a denominazione di origine, vede al primo posto, ex aequo, il Grana Padano Dop e il Parmigiano-Reggiano Dop.
Il rapporto Qualivita 2013 è stato presentato ieri a Roma, nella sede del Mipaaf. Parlano i numeri, e s’illuminano i commenti ad essi correlati, se ne ricava, indubitabilmente, che il comparto dell’agroalimentare di qualità è fulcro solido e prezioso dell’economia del nostro Paese.
La crescita del valore dell’export costituisce uno strategico valore di traino. Un volume prodotto di circa 1,3 milioni di tonnellate, di cui il 32% viene esportato per un valore di quasi 2,5 miliardi di euro con un aumento del 5% circa. Il fatturato alla produzione è di circa 7 miliardi di euro e quello al consumo di circa di 13 miliardi di euro a preconsuntivo 2013. La qualità del comparto è garantita anche dai 112 Consorzi di tutela e dai 49 Organismi di certificazione autorizzati.
Fattoria Mantellassi |
Per quanto attiene l’attività di comunicazione, certamente strategica, gli investimenti pubblicitari dichiarati nel comparto dei marchi geografici arrivano a circa 35 milioni di euro. I Consorzi di tutela preferiscono orientare la valorizzazione sui media classici come televisione e stampa, che si prendono rispettivamente il 38% ed il 14% degli investimenti.
Gran parte degli investimenti pubblicitari dichiarati appartengono al settore dei formaggi, seguito a distanza da quello dei prodotti a base di carne e dagli ortofrutticoli. Per quanto riguarda le attività di promozione è significativa la spesa in fiere ed eventi nazionali e interazionali che valgono rispettivamente il 16% e l’11% del totale degli investimenti realizzati. A
oggi, tuttavia, non tutti i Consorzi di tutela, bensì solo il 43% di essi, adopera la comunicazione social, che è, se sapientemente adoperata la più efficace e la più efficiente soluzione comunicativa.
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