In Croazia alla scoperta
della bianca spiaggia di Sipar
Moscénicka Draga, la perla del Quarnero
Un tocco di Venezia, a ricordo dei tempi della Serenissima e della cultura di una popolazione da sempre legata al Nord Est e all’Italia, una natura lussureggiante che si specchia in un mare cristallino. Moscénicka Draga è la perla del Quarnero. Poca conosciuta dal turismo di massa, la località della Croazia con la sua architettura mediterranea, la pesca, la storia legata alle tradizioni, non passa inosservata.
Basta una visita attenta per conservarne il ricordo. Racchiusa tra le scogliere della parte orientale dell’Istria, Moscénicka Draga si estende dall’insenatura di Cesara a quella di Stupova, sotto il paese di Zagore, alternando i rigogliosi boschi, compresi nel Parco Naturale di Ucka, alle spiagge (ben sette) di sabbia e ciottoli, bagnate da acque dalle sfumature che vanno dal blu, al verde smeraldo, all’ azzurro. Colori che riempiono la vista quando si passeggia sul lungomare, verso la spiaggia di Sveti Ivan (San Giovanni). Un cammino romantico accompagnato dalla risacca della marea e dai profumi della macchia mediterranea. Mete da non perdere le belle ville nate alla fine del XIX secolo dall’architettura signorile come villa Zagreb, villa Rossa, villa Marija e la villa Amelia nel il centro storico di Draga che conserva l’ impronta veneziana con le sue strette viuzze che scendono a picco verso il mare, dove c’è il porticciolo primo nucleo di Moscénicka come testimoniano gli antichi documenti in cui si nomina il porto accanto a Santa Marina, la chiesetta al centro del paese.
Insenature incomparabili
Per saperne un po’ più della storia occorre arrivare a Moscenice (Moschiena) la cui porta d’ingresso è ancora dominata dallo stemma degli Asburgo con l’interessante museo etnografico, che nel passato era una prigione e che ora racchiude una ricca collezione di costumi nazionali. Una sosta va fatta alla straznica, la loggia cittadina dove un tempo si stipulavano i contratti. Molte le chiese che meritano una visita: la parrocchiale di Sant’Andrea, le chiesette di San Bartolomeo e San sebastiano. Altro centro che conserva l’impronta medievale è Brsec (Bersezio), costruito sul sperone roccioso di 157 metri da cui si ha un panorama a 360 gradi di tutto il Golfo del Quarnero. Da vedere la chiesa di Santa Maddalena.
Il relax qui fa rima con Sipar la più bella spiaggia del golfo. Lunga alcune centinaia di metri è formata dalla sabbia del ruscello di Draga che sorge alle pendici del Monte Ucka e dai ciottoli scolpiti dalle onde del mare. Tutta la costa merita di essere vista. Per godere delle insenature, calli, calette incontaminate è necessario avere una barca, sarà una “passeggiata” indimenticabile. Sosta da non perdere, una volta ancorata la barca al porticciolo di Kraj, è l’arrampicata al villaggio con il pittoresco nucleo mediterraneo. Tra Moscénicka Draga e Brsec si trovano le due spiagge più grandi: Uboka e Jelenscica.
Villa Rubin gestita dal badiese Teobaldo Rossi
Tutta la zona presenta strutture ricettive adeguate agli standard, soprattutto dei turisti italiani. Fra queste Villa Rubin, (www.villa-rubin.com) gestita da Teobaldo Rossi, polesano Doc, di Badia, dove accanto alla bandiera croata sventola anche quella con il leone di San Marco, della Regione Veneto. Innamorato da sempre di questi luoghi, da anni Teobaldo Rossi conduce con passione la struttura alberghiera, un villa stile liberty del 1890, ristrutturata con gusto.
“E’ adatta a tutti – spiega - in particolar modo ai giovani che poi vogliono godere della “movida” della costa del Quarnero, ma anche alle famiglie in quanto villa Rubin pur essendo centrale si trova in una posizione tranquilla. Dalla hall si accede direttamente sulla bella spiaggia, attrezzata di ombrelloni e lettini che forniamo gratuitamente”.
Situata in località San Giovanni, l’accogliente struttura dispone di camere doppie o appartamenti completi di tutti i servizi. Interessante l’offerta qualità-prezzo. Annesso alla villa c’è il ristorante-pizzeria che punta sulle specialità locali, in particolare i gustosi scampi del Quarnero.
Il fondo marino sabbioso e pulito rappresenta l’habitat ideale per gli scampi che, sempre freschissimi, sono cucinati dallo chef Andelko Maticic, 37 anni, diplomato a Zagabria, in vari modi. Sublimi quelli alla “buzzera”. Fra le specialità della cucina, oltre agli spaghetti allo scoglio, il piatto di villa Rubin: una cromaticità di colori ed un mix di gusti che vanno dagli scampi, ai branzini, alle cozze e vongole ed altro pescato locale. Settembre e metà ottobre sono periodi ideali per una vacanza in questa località.
vinoecibo
Donato Sinigaglia
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