FORMAGGI SENZA LATTE:
DOPPIA AZIONE DELLA REGIONE VENETO
A TUTELA CONSUMATORI,
ETICHETTE TRASPARENTI E MARCHIO QV
Obbligo di indicare nell’etichetta dei formaggi tutte le informazioni
relative all’utilizzo di latte fresco o di cagliate o semilavorati o di sostanze prodotte dall’alta
temperatura parlamentari europei per contrastare i cosiddetti “formaggi senza latte” attraverso una
corretta informazione ai consumatori. Nel contempo la Regione Veneto estende il
marchio QV (Qualità certificata) ai propri formaggi realizzati con latte fresco.
“Dopo l’impegno preso con il Consiglio regionale perché il Veneto difenda il
formaggio prodotto con il latte fresco – informa l’assessore Pan, relatore della delibera
- la Giunta regionale ha deciso di sollecitare il Governo italiano e i parlamentari
europei eletti in Veneto a rivedere il regolamento Ue 1169 del 2001 sulle etichettature
in modo da rendere obbligatorie, nei prodotti lattiero-caseari, le indicazioni
sull’utilizzo di latte fresco, oppure di cagliate o cagliate congelate o semilavorati. In
particolare chiediamo che in etichetta sia specificata la presenza eventuale di furosina,
molecola che si produce dalla reazione tra zuccheri e proteine quando il latte viene
trattato ad alte temperatura.
Con queste indicazioni – specifica Pan – i consumatori
potranno essere avvertiti se la mozzarella o il formaggio fresco che stanno per
acquistare sono prodotti con latte in polvere o latte concentrato, anziché con latte
crudo”.
La Giunta regionale del Veneto replica, quindi, così alla procedura di infrazione aperta
dalla Commissione Europea nei confronti dell’Italia per la legge nazionale (la n.
138/1974) che proibisce la produzione di formaggi e latticini con latte in polvere o
ricostituito. “Il governo nazionale e l’Europa si devono impegnare di più a garantire
massima trasparenza nell’etichetta dei prodotti – conclude Pan – perché i consumatori
siano almeno consapevoli di ciò che stanno acquistando e consumando.
Da parte nostra, abbiano deciso di allargare ‘ l’ombrello’ offerto dal marchio regionale Qualità
Verificata (QV) individuando, insieme ai rappresentanti della filiera lattiero-casearia
veneta, tutti i prodotti lattiero-caseari da ammettere, con i relativi disciplinari. Così i
consumatori avranno la garanzia che quei prodotti, contrassegnati con il logo QV,
saranno formaggi e latticini fatti con latte vero e non con polveri o siero ricostituito
importati da altri Paesi”.
del latte: questa la richiesta avanzata dalla Giunta veneta al Governo italiano e ai
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