Niente effetto-Trump: gli americani continuano ad amare l'Italia, viaggi in aumento
La domanda turistica per l’estate 2025 resta stabile nonostante l’instabilità globale. Cresce l'interesse per mete culturali e dal clima mite, come Estonia e Islanda. L’Italia conferma il suo appeal tra i turisti USA, mentre emergono nuove tendenze anche in Asia, America Latina e Medio Oriente
Nonostante il contesto globale segnato da instabilità politica ed economica, i livelli di domanda si confermano in linea con quelli del 2024 Le preferenze di viaggio mostrano tuttavia un cambiamento: i turisti privilegiano mete con temperature moderate, esperienze culturali e soggiorni in località raggiungibili con maggiore facilità, limitando i viaggi a lungo raggio. Eccezione l'Italia: nonostante la disputa su dazi e affini, al momento non si registra alcun effetto negativo dovuto alle posizioni di Donald Trump, con i turisti statunitensi che al contrario fanno registrare aumenti nelle prenotazioni. Sojern, piattaforma specializzata in marketing digitale per il turismo e l’hospitality, ha condiviso una panoramica aggiornata sui trend turistici per l’estate 2025.
Secondo Daniele Manetti, direttore commerciale Italia di Sojern, «in uno scenario in continua trasformazione, influenzato da dinamiche geopolitiche, preoccupazioni ambientali e nuove aspettative, le aziende che riescono a distinguersi sono quelle capaci di adattarsi rapidamente, fornendo comunicazioni mirate, tempestive e coerenti». Manetti sottolinea inoltre come «il vantaggio competitivo oggi risieda nella capacità di interpretare correttamente i dati sulle intenzioni di viaggio, per veicolare messaggi personalizzati attraverso i canali più efficaci. In questo contesto, l’ottimizzazione delle strategie di acquisizione si rivela essenziale per chi opera nel settore del marketing turistico».
I turisti americani sognano l'Italia
Le tensioni globali e le incertezze economiche in corso non sembrano influenzare in modo sostanziale le abitudini di viaggio dei turisti statunitensi, che restano in gran parte stabili, pur con alcune variazioni. In particolare, si registra una tendenza crescente verso le vacanze domestiche, favorita da una maggiore cautela rispetto ai viaggi internazionali. Nel dettaglio, si osserva un aumento del 2% nelle prenotazioni di voli interni agli Stati Uniti, con destinazioni come New York City, Orlando e Miami che si confermano tra le più richieste. Questa preferenza verso mete nazionali è rafforzata anche dalla prospettiva del Mondiale per club di calcio, in programma tra giugno e luglio, che vedrà protagoniste le principali città statunitensi come New York, Los Angeles e Miami, potenzialmente coinvolte da un aumento nei flussi turistici legati all’evento sportivo.
Al contrario, i viaggi internazionali mostrano un rallentamento. Le prenotazioni di voli verso i Caraibi sono diminuite del 2%, quelle verso Europa e Asia del 4% e quelle verso il Messico del 9%. Nonostante ciò, tra le destinazioni estive più scelte dai viaggiatori americani figurano ancora il Regno Unito, con una quota dell’8,8% delle prenotazioni internazionali, seguito dal Messico con il 7,8% e l’Italia con il 7,2%, confermata come meta di riferimento per chi cerca cultura, patrimonio e gastronomia. Anche il Canada registra un incremento del 6% nei flussi in entrata dagli Stati Uniti, benché un contestuale calo delle tariffe aeree possa indicare un’attenuazione della domanda nei mesi successivi. In controtendenza, i viaggiatori canadesi sembrano orientarsi verso alternative nel continente americano: le prenotazioni verso gli Stati Uniti sono infatti scese dal 4,6% al 3,5% nel mese di febbraio, mentre cresce l’interesse per il Messico, che segna un aumento delle prenotazioni tra il 10% e il 25% per l’estate.
Italia-Usa, un amore ricambiato
L’Italia conserva un forte appeal internazionale, con Roma in prima linea grazie all’effetto Giubileo. Gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato estero per il nostro Paese, generando il 28% delle prenotazioni internazionali. Roma da sola concentra il 34% dei voli in entrata, seguita da Milano con il 17%, Venezia con il 10% e Firenze con il 7%, confermandosi le mete più richieste dai viaggiatori internazionali.
Per quanto riguarda invece i flussi in uscita dall’Italia verso gli Stati Uniti, la situazione appare stabile, con lievi segnali di crescita. Le prenotazioni segnano un +10% nel mese di maggio e un +3% a giugno rispetto al 2024, a dimostrazione che gli scambi turistici tra Italia e USA restano solidi, senza particolari variazioni rispetto all’anno precedente.
Turismo 2025, alla ricerca del fresco in Europa
Nel contesto di un’estate che si preannuncia particolarmente calda, molti viaggiatori europei stanno modificando le proprie abitudini optando per destinazioni dal clima più mite. I voli interni al continente restano sostanzialmente stabili, ma si evidenzia un aumento del 12% delle prenotazioni verso il Regno Unito, con Londra che concentra il 75% di queste preferenze. A contribuire a questo incremento sono alcuni eventi di rilievo previsti per la stagione, tra cui il World Tour dei Coldplay, la reunion degli Oasis e i grandi festival musicali come Glastonbury, che continuano ad attrarre pubblico internazionale.
Nel frattempo, cresce la domanda per le cosiddette “vacanze al fresco”, con un netto incremento delle prenotazioni verso l’Estonia (+32%), l’Islanda (+17%) e la Norvegia (+11%). Allo stesso tempo, le tradizionali destinazioni estive come Portogallo, Spagna e Francia confermano il loro peso turistico, pur con tassi di crescita più moderati. In particolare, il Portogallo ha visto aumentare del 13% le ricerche di hotel, con un flusso significativo di visitatori provenienti dagli Stati Uniti, che rappresentano attualmente il 30% delle prenotazioni totali, un dato in aumento costante dal periodo pasquale. Parigi mantiene il proprio ruolo centrale nel panorama dei viaggi estivi in Europa, beneficiando ancora dell’eredità positiva generata dalle Olimpiadi dell’anno precedente. Anche la Svizzera registra una lieve crescita del turismo incoming, con un aumento del 2% rispetto all’anno precedente. Sebbene sia ancora presto per trarre conclusioni definitive, una possibile spinta alla domanda potrebbe essere collegata alla visibilità garantita da eventi come l’UEFA Women’s EURO 2025.
Turismo 2025, tra America Latina e Asia
Il Messico si conferma una meta estiva molto richiesta, sostenuta da una crescita del 15% dei viaggiatori domestici. Tuttavia, il numero complessivo di prenotazioni ha registrato un lieve calo. Gli Stati Uniti restano il principale mercato internazionale, generando circa il 70% delle prenotazioni aeree in entrata. Tra le destinazioni interne più popolari, Cancun guida la classifica con il 55% delle preferenze, seguita da Città del Messico con il 16% e Cabo San Lucas con il 14%. Più a sud, il Perù evidenzia un aumento del 7% nelle prenotazioni, favorito dal costante richiamo culturale di Machu Picchu e dalle condizioni favorevoli della stagione secca. Il Brasile vive invece una fase di forte espansione turistica. Dopo aver chiuso un mese di gennaio con 1,5 milioni di arrivi internazionali, le prenotazioni estive sono cresciute del 6%, mentre le ricerche di hotel hanno fatto segnare un +17%. I flussi provengono principalmente da America Latina (+71%), Stati Uniti (+12%) ed Europa (+21%), con San Paolo e Rio de Janeiro tra le destinazioni più ricercate.
Anche il Medio Oriente mostra segnali di crescita. Negli Emirati Arabi Uniti, le prenotazioni internazionali sono aumentate del 4% rispetto al 2024, mentre le prenotazioni alberghiere sono salite del 20%. I principali mercati di origine sono India, Arabia Saudita e Regno Unito, che mantengono un ruolo centrale nella composizione dei flussi turistici in entrata. Nel Sud-Est asiatico, Singapore registra una crescita del 5% su base annua nelle prenotazioni di voli, con Cina, India e Australia tra i mercati principali. Anche la Thailandia rileva un aumento del 2% nei viaggi aerei internazionali, con una domanda guidata in particolare da Cina, Giappone e Corea del Sud. In Asia orientale, le dinamiche post-Covid continuano a influenzare le scelte dei viaggiatori. I turisti giapponesi e sudcoreani si orientano sempre più verso destinazioni regionali come Shanghai, Taiwan e Bangkok, a scapito di mete tradizionali come l’isola di Jeju, che ha visto ridurre la propria quota di mercato dal 25% al 14,6% tra il 2024 e il 2025. Infine, l’Australia sta registrando una domanda in crescita del 10%, grazie a un aumento significativo di visitatori provenienti da Nuova Zelanda (+14,6%), Cina (+12,4%) e Stati Uniti (+9%). Le città che attraggono il maggior numero di arrivi sono Sydney, Brisbane e Melbourne, confermandosi poli turistici e culturali di riferimento per il continente.
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