domenica 25 maggio 2025

Intossicazione alimentare in viaggio?

 

Intossicazione alimentare 

in viaggio: sintomi, 

cure e consigli

Anche un pasto apparentemente innocuo può compromettere giorni di relax: ecco come riconoscere i segnali di un'intossicazione alimentare e cosa fare per gestirla senza rovinarti la vacanza


Secondo Humanitas Salute, ogni anno milioni di viaggiatori affrontano il rischio di intossicazioni alimentari durante le vacanze. Non serve andare in luoghi estremi: basta un pasto mal conservato o poco cotto, anche in un ristorante apparentemente affidabile, per trasformare un soggiorno da sogno in un incubo tra letto e bagno.

Intossicazione alimentare in viaggio: sintomi, cure e consigli

Intossicazione alimentare in viaggio: cause e rimedi

Perché si rischia di più quando si viaggia

In viaggio, specialmente in Paesi dove gli standard igienico-sanitari sono inferiori a quelli europei, il rischio di contrarre intossicazioni o tossinfezioni alimentari è reale. La causa? Batteri, virus, parassiti o le loro tossine presenti in alimenti o bevande. Tra le più pericolose ci sono le tossine del Clostridium botulinum, responsabile del botulismo, ma non sono da sottovalutare malattie come colera ed epatite A, spesso trasmesse da frutti di mare crudiverdure contaminate o acqua non potabile.

I sintomi da non ignorare in vacanza

  • Vomito improvviso
  • Diarrea abbondante, talvolta con sangue
  • Febbre
  • Debolezza generale

Se sei lontano da strutture sanitarie, questi sintomi possono diventare un serio problema logistico, oltre che medico.

I cibi (e le bevande) da evitare quando sei all'estero

  • Evita qualsiasi cibo crudo: pesce, carne, verdure non sbucciate
  • Bevi solo acqua imbottigliata (e ricorda: niente ghiaccio!)
  • Attenzione a uova crudedolci con cremamaioneseformaggi mollilatticini freschi
  • Diffida dei cibi lasciati a temperatura ambiente

In estate, il caldo e l'umidità possono compromettere la catena del freddo.

I farmaci indispensabili da mettere in valigia

  • Antiemetici (es. metoclopramide, domperidone)
  • Antidiarroici (es. loperamide)
  • Antibiotici intestinali (es. rifaximina, neomicina)
  • Probiotici (es. Lactobacillus reuteri, Saccharomyces boulardii)

Se i sintomi non migliorano o compaiono febbre altasangue nelle feci o disidratazione grave, è fondamentale rivolgersi a un medico.

Dopo l'intossicazione: come tornare 

a mangiare normalmente

Una volta superata l'emergenza, l'intestino può restare sensibile per giorni o settimane. È normale. Il viaggio, lo stress, e l'infezione alterano il microbiota e il sistema immunitario intestinale.

  • Reintegra i liquidi con abbondante acqua
  • Segui una dieta a base di alimenti raffinati e cotti in bianco
  • Consuma pasta, riso, carne magra, pesce - tutto ben cotto
  • Aggiungi carote e zucchine cotte gradualmente
  • Evita speziefritturealcol e latticini freschi

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