Mangiare fuori casa è un'abitudine consolidata in Italia, ma nel confronto internazionale gli italiani si rivelano meno assidui rispetto a tanti altri Paesi. Secondo un'indagine condotta da Csa per Host - il salone di Fiera Milano dedicato all'ospitalità, al fuoricasa e al food retail - il 63,9% degli italiani ha dichiarato di essere andato a pranzo o cena fuori nell'ultima settimana. Un dato significativo, ma che impallidisce se confrontato con l'87% della Spagna, l'88,1% degli Stati Uniti e il clamoroso 98,2% registrato negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita.
La ricerca, presentata in vista dell'edizione 2025 di Host - in programma dal 17 al 21 ottobre a Rho Fiera - traccia un identikit piuttosto preciso dei comportamenti legati al consumo fuori casa e mette in luce alcune differenze culturali interessanti. Nei Paesi europei il mangiare fuori assume una forte connotazione sociale, quasi rituale, mentre nel mondo anglosassone prevale un approccio più individuale e diretto, privo di regole implicite o codici di comportamento. Al contrario, nei Paesi mediorientali si riscontra una spiccata attenzione verso l'innovazione e la sicurezza legata all'esperienza gastronomica.
Guardando più nel dettaglio ai dati italiani, non emergono grandi differenze tra uomini e donne: il 65,1% dei maschi e il 62,7% delle femmine ha dichiarato di aver mangiato fuori nell'ultima settimana. La fascia d'età più attiva è quella tra i 25 e i 34 anni, con un buon 76,9%, mentre gli over 65 si fermano al 42,7%. La tendenza è omogenea lungo tutta la penisola, anche se le regioni centrali risultano leggermente più dinamiche con il 71% di persone che hanno consumato almeno un pasto fuori casa. E se ci si chiede dove vadano a mangiare gli italiani quando escono, la risposta è semplice e inequivocabile: in pizzeria. È il format preferito non solo in Italia, ma anche in Germania, negli Stati Uniti e nei Paesi del Medio Oriente. Una conferma ulteriore di quanto la pizza, nella sua versione più semplice e diretta, sia ancora oggi un punto fermo nelle abitudini gastronomiche globali.
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