La Commissione Trasporti del Parlamento Europeo ha approvato martedì 24 giugno un pacchetto di modifiche ai regolamenti sui diritti dei passeggeri. Tra le misure più significative figura la fine dei costi extra per il bagaglio a mano, proposta che da anni era al centro del dibattito tra istituzioni e compagnie aeree.
Bagaglio a mano gratis, cosa dice la Commissione Ue
Secondo quanto stabilito, tutti i vettori dovranno includere nella tariffa base il trasporto di due colli personali a bordo: uno zaino o borsa e un piccolo trolley, rispettando dimensioni standard. Alcune proposte indicano 55x40x20 cm con un peso massimo di 7 kg, altre suggeriscono un limite di 100 cm nella somma di altezza, larghezza e profondità. Il relatore del provvedimento, l’eurodeputato Matteo Ricci (Pd), ha commentato: «Il Parlamento fissa un principio semplice ma fondamentale. Il bagaglio a mano deve essere compreso nella tariffa base, non è un lusso ma parte integrante del viaggio». Il pacchetto intende anche mettere fine a pratiche tariffarie poco trasparenti, che spesso trasformano i voli low cost in esperienze più costose di quanto inizialmente pubblicizzato.
Oltre al bagaglio, il pacchetto prevede ulteriori misure a tutela del passeggero:
- Bambini fino a 12 anni: dovranno poter sedere gratuitamente accanto a un adulto accompagnatore, senza supplementi.
- Viaggiatori a mobilità ridotta: potranno portare gratuitamente il proprio bagaglio personale.
- Viaggi multimodali (es. treno+aereo): saranno garantiti diritti completi, inclusi pasti e alloggio in caso di coincidenze perse.
- Rimborsi e risarcimenti: verranno introdotti moduli precompilati, per facilitare le richieste nei casi di ritardo o cancellazione.
Uno degli aspetti più delicati riguarda la standardizzazione delle misure: le compagnie aeree adottano oggi criteri diversi per il bagaglio a mano, e l’introduzione di un formato unico potrebbe richiedere tempi tecnici e investimenti logistici. Altro nodo è la capienza limitata delle cappelliere, soprattutto su aerei con alta densità di passeggeri.
Bagaglio a mano gratis, cosa succede ora
Il 4 ottobre 2023, l’Aula di Strasburgo aveva già approvato all’unanimità una richiesta formale affinché la Commissione europea metta fine a una pratica che, nonostante i pronunciamenti giuridici, è rimasta diffusa tra molte compagnie aeree. Il documento votato dall’Europarlamento non aveva valore legislativo, ma assumeva un’importanza politica rilevante. Esprimeva infatti le preoccupazioni dei cittadini europei per la crescente presenza di costi nascosti nei biglietti aerei e per la mancanza di uniformità nelle regole sul bagaglio a mano. La proposta nasce da una petizione promossa da un cittadino tedesco e chiede un aggiornamento della normativa UE sui diritti dei passeggeri, in particolare per standardizzare le regole e prevenire supplementi ingiustificati. Anche perché nel 2014, la Corte di giustizia dell’UE aveva stabilito che il bagaglio a mano costituisce un “elemento indispensabile” del trasporto passeggeri, e che non può essere soggetto a supplementi, purché rispetti criteri ragionevoli di peso e dimensioni. Tuttavia, molte compagnie hanno continuato ad applicare costi extra, in alcuni casi rendendo il supplemento quasi inevitabile per i viaggiatori.
Ora, la Commissione Europea ha dato seguito a quell’indirizzo, ma la partita non è ancora chiusa. Innanzitutto perché l'approvazione in Commissione è solo il primo passo di un iter legislativo articolato: il testo sarà ora discusso e votato nella sessione plenaria del Parlamento UE prevista per luglio. In seguito, partiranno i negoziati con il Consiglio dell’Unione Europea, che rappresenta i governi dei 27 Stati membri. Proprio il Consiglio, in una posizione già adottata il 5 giugno, ha scelto di non intervenire sulle politiche tariffarie dei bagagli, focalizzandosi invece sull’aumento delle compensazioni per ritardi e cancellazioni. Ma anche le compagnie sono sul piede di guerra.
Bagaglio a mano gratis, le compagnie low cost non ci stanno
Nel 2017, Ryanair è stata tra le prime a introdurre un sovrapprezzo per il bagaglio a mano, seguita da altri vettori come Eurowings, Vueling, Jet2 e Wizz Air. Le proteste in Italia non sono mancate. L’Antitrust (AGCM) aveva accusato Ryanair di pratiche scorrette e minacciato sanzioni, ma il Tar del Lazio ha successivamente dato ragione alla compagnia, legittimando l’applicazione di tariffe accessorie. La proposta ha generato forti critiche nel settore aereo, soprattutto tra le compagnie low cost. L'associazione di categoria Aicalf, per voce del presidente Alessandro Fonti, ha definito la misura «dannosa per i consumatori». Secondo Fonti, «il costo del bagaglio a mano verrebbe incorporato nella tariffa base, penalizzando chi preferisce viaggiare leggero. Perché chi porta solo una borsa dovrebbe pagare anche per chi porta due colli?». Le compagnie temono anche ripercussioni operative: «Le cappelliere non sono in grado di ospitare un trolley per ogni passeggero. Si rischiano rallentamenti e imbarco caotico».
L’Organizzazione europea dei consumatori (Beuc) ha accolto con favore la decisione, giudicandola coerente con una sentenza della Corte di Giustizia Europea che già vietava supplementi per bagagli a mano ragionevoli. Più prudente il Codacons, secondo cui «i supplementi bagagli valgono 10 miliardi di euro all’anno. I vettori non vi rinunceranno facilmente e potrebbero rifarsi aumentando i prezzi dei biglietti». Inoltre, l’associazione rileva che «le dimensioni fissate per i bagagli gratuiti sono inferiori a quelle dei trolley oggi ammessi con supplemento», potenzialmente generando nuove controversie.
Nessun commento:
Posta un commento