martedì 24 giugno 2025

Gli chef di Eataly cucinano il tartufo a Expo

 

Gli chef di Eataly 

cucinano il tartufo a Expo: 

applausi dal Giappone

Giuseppe Cristini ringrazia istituzioni, chef e produttori per un evento che ha portato il tartufo italiano al centro della scena internazionale all’Expo di Osaka

di Accademia del Tartufo nel Mondo

Per chi, come Giuseppe Cristini, vive l’enogastronomia come missione culturale, una partecipazione all’Expo non può che lasciare il segno.
Cristini ne è convinto: c’è un dovere morale per chi racconta il gusto — e ancor più per chi lo rappresenta in veste italiana — di trasmettere la bellezza di un prodotto simbolo come il tartufo. Un dono della terra che il mondo continua a invidiarci.

Ringraziamenti istituzionali

A rendere possibile questa narrazione a livelli altissimi, sono stati due protagonisti fondamentali: Mario VattaniCommissario generale dell’Expo e oggi Ambasciatore italiano in Giappone, e Giorgio CalcagniniMagnifico Rettore dell’Università di Urbino.

Gli chef di Eataly cucinano il tartufo a Expo: applausi dal Giappone

Il Tartufo di Sacchi

Cristini sottolinea come il primato ottenuto in Giappone non sia un successo personale, ma un atto collettivo di un’Italia che sa farsi amare. Rappresentare il Paese nel mondo, attraverso le pepite d’oro del tartufo, è per lui un onore e una responsabilità.

Gli chef di Eataly: dove la competenza è di casa

Sul palcoscenico del Padiglione Italia, la sua visione ha preso forma grazie agli chef di Eataly. Mattia Bellini e Ikeda Yosuke, affiancati da Francesco Pompilio, hanno realizzato una ricetta da sogno al tartufo, servita con grazia e professionalità da Giorgia Bennardo e Marta Lombardo.

«Valorizzare un prodotto così importante è stato un onore» hanno dichiarato i due cuochi.
«Per noi, far conoscere la cucina italiana nel mondo non è solo lavoro, ma passione. E grazie allo chef Ikeda e allo staff giapponese, abbiamo potuto farlo anche in un contesto straordinario come Expo.»



I 4 ori che raggiungono la perfezione a tavola

Nel racconto di Cristini, ogni ingrediente ha un’anima. A rendere unica la preparazione al tartufo sono stati i quattro ori dell’eccellenza italiana:

  • l’oro nero, il tartufo nero di Sacchi Tartufi di Fano

  • l’oro giallo, i Maccheroncini di Campofilone firmati De Carlonis

  • l’oro verde, l’olio extravergine dell’azienda agricola Romiti di Montefelcino

  • l’oro bianco, il Grana Padano dei prati stabili di Goito, della Latteria San Pietro e dell’amico Stefano Pezzini

Gli chef di Eataly cucinano il tartufo a Expo: applausi dal Giappone

I 4 ori del piatto al tartufo: pasta, olio, Grana Padano e tartufo.

Un mix di territori, mani e saperi che — racconta — hanno portato la perfezione nel piatto.

L’abbinamento al vino che rende l’italianità unica

Non poteva mancare un abbinamento enologico all’altezza. Cristini ha scelto il Bianchello del Metauro “Celso” dell’azienda Guerrieri di Piagge, un vino capace di esaltare e corteggiare il piatto al tartufo con garbo e profondità. Il risultato? Un matrimonio perfetto tra sapori, che ha lasciato il segno nel pubblico, nei giornalisti e nelle tv giapponesi.

Gli chef di Eataly cucinano il tartufo a Expo: applausi dal Giappone

Giuseppe Cristini mentre stappa il Bianchello del Metauro

Un sogno che si è avverato... ma mai scontato

Lo definisce un sogno realizzato, ma mai banale. Un’identità forte, costruita con cura, che può rafforzare il dialogo culturale e gastronomico tra Italia e Giappone. Per lui, Expo è stata una tappa simbolica, ma lo sguardo è già oltre: continuare a raccontare l’Italia più autentica,
quella che abbraccia il mondo con eleganza, a partire da ciò che ha di più prezioso: la sua terra e la sua tavola.

Visita: www.accademiadeltartufonelmondo.it

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