lunedì 2 giugno 2025

“Valtellina. Il senso del vino”

 

“Valtellina. Il senso del vino”: 

la mostra multisensoriale 

da non perdere a Teglio

Un viaggio tra memoria, paesaggio e cultura contadina, dove il vino diventa linguaggio vivo del territorio: a Palazzo Besta prende forma un racconto immersivo che coinvolge sensi, storia e identità valtellinese [...]

    

Fino al 6 gennaio 2026Palazzo Besta di Teglio (So) ospita “Valtellina. Il senso del vino”, una mostra che invita a riscoprire il vino valtellinese come espressione viva del territorio e della comunità che lo abita. Un progetto della Direzione regionale musei Lombardia, nato da un'idea di Sara Missaglia Giusi Di Gangi e realizzato sotto la direzione di Silvia Anna Biagi, direttrice del palazzo.

“Valtellina. Il senso del vino”: la mostra multisensoriale da non perdere a Teglio

A Teglio una mostra sul vino della Valtellina: esperienza immersiva a Palazzo Besta

Il percorso espositivo è pensato come un'esperienza immersiva e multisensorialedove il vino si racconta attraverso il tattol'olfatto e la vista. Installazioni, ambientazioni evocative e proiezioni coinvolgono il visitatore in un viaggio che parte dai filari e arriva alle emozioni, passando per immagini, profumi e materie. L'idea non è solo mostrare, ma far vivere: un modo diretto, partecipato e inclusivo per avvicinare il pubblico a una cultura millenaria che ha modellato la Valtellina, le sue terre e i suoi rapporti sociali. «Un'iniziativa sapientemente costruita, espressione del forte radicamento territoriale di Palazzo Besta. Un viaggio suggestivo attraverso un sapere anticomotore di traffici commercialielemento di aggregazione socialemetafora religiosa» commenta Rosario Maria Anzalone, a capo della Direzione regionale Musei nazionali Lombardia. La mostra è stata progettata proprio per gli spazi storici del palazzoe la scelta non è casualePalazzo Besta custodisce infatti tracce evidenti del legame tra la famiglia che lo abitava e il vino: «Si tratta di un progetto pensato specificatamente per gli spazi del palazzo, che fa rivivere l'antico legame dei Besta con la produzione vitivinicola valtellinese, testimoniata anche dai motti e graffiti inneggianti il vino presenti nelle cantine di Palazzo Besta» spiega la direttrice Silvia Anna Biagi.


L'intento è anche quello di coinvolgere un pubblico ampio, con particolare attenzione all'accessibilità. Ogni sezione della mostra è progettata per essere fruibile anche da persone con disabilità: esperienze tattili, olfattive e visive permettono anche a ipovedenti e non vedenti di partecipare pienamente al percorso. Una scelta che rafforza l'idea del vino come patrimonio culturale condivisocapace di parlare a tutti. In parallelo, sono stati pensati anche percorsi educativi rivolti alle scuole e alle famiglie, con l'obiettivo di promuovere il bere responsabile e una maggiore consapevolezza del valore culturale del vino. Sara Missaglia, curatrice scientifica della mostra, racconta così il cuore del progetto: «Il "Senso del vino" è un viaggio dell'anima e dei sensi. Ho immaginato un percorso in cui il vino si svela attraverso il tatto, l'olfatto, la vista, e diventa racconto, emozione, presenza viva. È come camminare tra i filari della memoriadove ogni profumo è un ricordoogni colore una suggestioneogni consistenza una prova del legame con il territorio. In questa mostra la Valtellina del vino parla con tutti i sensi e invita ognuno a riscoprirsi parte del suo respiro più autentico e contemporaneo».

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