domenica 1 giugno 2025

Distribuzione automatica, 2024 da dimenticare

 

Distribuzione automatica, 

2024 da dimenticare: 

giù consumazioni e fatturato

Distribuzione automatica 2024 nero: giù consumazioni e fatturato

Il rallentamento dell'economia, la ripresa dello smart working e un'estate anomala affossano le vending machine. Tengono solo capsule e cialde, mentre crollano gelati, bibite e snack al cioccolato [...]


Nel 2024 la distribuzione automatica ha segnato il passo: il fatturato è calato dell'1,62% attestandosi intorno a 1,6 miliardi di euro, mentre le consumazioni sono scese del 3,74% toccando quota 3,8 miliardiCala anche il numero di macchine installate sul territorio (-2,71%). Tengono solo capsule e cialde, con l'Ocs che supera i 401 milioni di euro (+0,96%) e registra oltre 1,11 miliardi di consumazioni (+0,86%). Lo certifica lo studio realizzato da Jakala per Confida, l'Associazione italiana distribuzione automatica, che fotografa un comparto in sofferenza.

Distribuzione automatica 2024 nero: giù consumazioni e fatturato

Distribuzione automatica in calo: nel 2024 giù consumi, fatturato e macchine

A pesare è soprattutto il rallentamento dell'economia italiana, con il settore manifatturiero in affanno - responsabile da solo del 30% delle consumazioni vending - e un mercato del lavoro segnato dalla crescita della cassa integrazione e dal ritorno allo smart working. La combinazione di questi fattori ha ridotto sensibilmente la presenza di lavoratori negli spazi aziendali, incidendo in modo diretto sui consumi. La flessione, infatti, riguarda tutte le principali categorie di prodotti. Le bevande calde perdono il 3,4%, mentre quelle fredde crollano del 4,51%. Gli snack segnano un -4,68%, i gelati un tonfo del 34,84%Nemmeno il caffè, da sempre re delle vending machine, è riuscito a sottrarsi al trend negativo, con una contrazione del 2,93%. Le condizioni meteo hanno fatto la loro parte: un'estate meno calda e più piovosa della media ha frenato le vendite di bevande fredde, compresa l'acqua minerale (-3,5%), le bibite gassate (-8,14%) e il tè freddo (-13,54%). Se la cola regge relativamente bene con un calo di quasi il 5%, le bevande all'arancia crollano del 20,22%, penalizzate da una maggiore concorrenza e da una domanda più volatile.

Anche il mondo degli snack ha i suoi grattacapi. I prodotti al cioccolato calano del 36,65%, quelli freschi del 3,25%. In controtendenza, però, gli snack dolci mettono a segno una crescita del 6,71%, trascinati da merendine (+24%), barrette (+7,2%) e croissant (+6,6%). Stabile invece il comparto salato (+0,43%), dove alle flessioni di patatine, crackers, schiacciatine e taralli si contrappone l'exploit della frutta secca ed essiccata (+15,9%) e di altri snack salati (+6,75%), apprezzati per il profilo nutrizionale e la varietà. Il quadro, insomma, resta complicato. E anche le prime proiezioni del 2025 non promettono nulla di buono. «Da quanto è emerso dai dati provvisori dei primi tre mesi dell'anno, la tendenza negativa registrata nel 2024 sembra si stia confermando anche per il 2025 - commenta Massimo Trapletti, presidente di Confida - e stimiamo una contrazione nei consumi di un ulteriore -5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Le ragioni di questa flessione sono molteplici e intrecciate tra loro: calo della produzione industriale, crescita della cassa integrazione, ripresa dello smart working e l'inflazione che ha portato a una riduzione del potere d'acquisto dei consumatori. Per far fronte a questa situazione il settore deve rimanere coeso, focalizzarsi sull'innovazione e sulla centralità del consumatore».


Nonostante la brusca frenataConfida non resta a guardare. L'associazione ha infatti avviato una serie di progetti per sostenere le imprese, puntando su formazione, innovazione e conoscenza del mercato. «L'investimento sulla formazione delle risorse umane del nostro settore - conclude il Presidente Trapletti - la collaborazione con università e centri di ricerca per approfondire i cambiamenti di abitudini di consumo avvenuti nel consumatore e lo sviluppo dei metodi di pagamento elettronici tramite le applicazioni che si stanno rapidamente diffondendo nel settore».

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