lunedì 8 giugno 2015

VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO… "d'ogni vino il re"

Vino Nobile 
di Montepulciano
"d'ogni vino il re"

Non tutti sanno che l'unico vino italiano che possa fregiarsi del blasone di "Vino"
è il "Vino Nobile di Montepulciano" e, se da ben tre secoli (e precisamente dalla metà del '700), si può impreziosire di tale titolo, lo deve certamente alla sua qualità eccelsa ma anche alla lunga tradizione vinicola della zona.
In questa terra confinante con la terra di Chiusi, patria del re Porsenna, l'uso della vigna e la sua lavorazione risale all'epoca etrusca, ma la prima testimonianza scritta di tale tradizione risale al 790 d.C.:la donazione di una vigneto alla chiesa. Alcuni secoli più tardi, nel pieno periodo rinascimentale, il bottigliere di papa Paolo III definì il vino di Montepulciano " perfetto sia d'inverno che d'estate".
Questo vino "nobile" fin d'allora di fatto se non di nome venne immortalato da Francesco Redi, poeta e medico aretino, nel Bacco in Toscana : "Montepulciano d'ogni vino il re".
Il titolo gentilizio quindi non si fece attendere: in una nota spese del '700 troviamo "… vino nobile portato per regalare al conservatorio detto il Conventino".
Arrivando ai nostri giorni, o meglio al secolo scorso, degna di nota è una mostra del 1933, la prima Mostra Mercato dei Vini tipici di Siena, ove venne presentato ad un pubblico entusiasta, e fu molto apprezzato da degustatori ed esperti.
Ma è nel 1966 che con la Doc il Vino Nobile di Montepulciano ottiene il suo primo riconoscimento ufficiale, cui seguì il 1. luglio 1980 la meritata "g", la prima tra i grandi vini italiani, che ha sancito le qualità superiori del vino e premiato la cura e la solerzia dell'uomo.
La storia riporta, infatti, che in questa zona si iniziò presto una cultura di tipo "francese" con viti tenute fitte e basse come nelle zone della Borgogna e dello Champagne. Il terreno è in genere di origine pliocenica, ben esposto e a un altezza variabile tra i 250 e 600 metri sul livello del mare. La zona di produzione è limitata al comune di Montepulciano, con un totale di 850 ettari e una resa di circa 35000 ettolitri di vino all'anno. Il Disciplinare prevede l'impiego di uva Sangiovese (Prugnolo gentile) non inferiore al 70%, Cannaiolo nero al 20%, e possono concorrere uve autorizzate per la provincia di Siena fino ad un massimo del 20%, che scende al 10% per le uve a bacca bianca. Le condizioni ambientali e la cultura delle viti tradizionali si combinano a innovazioni tecnologiche, studi e ricerche, soprattutto nello studio pedologico e di zonazione del terreno, garantendo così agli estimatori di questo nobile vino grandi e raffinate qualità organolettiche.
La cura prosegue in cantina, con un invecchiamento di due anni (tre per il Riserva), e solo dopo attenti esami chimici ed organolettici ogni partita di vino giudicata idonea può chiamarsi Vino Nobile di Montepulciano.
A tavola questo gran vino si sposa a piatti importanti: arrosti di carne rossa, spiedini di selvaggina, pollame nobile e formaggi stagionati. Il Vino Nobile, però, con il suo profumo intenso ed etereo e un sapore intenso, equilibrato e persistente con sentore di legno, è da indicarsi a tutto pasto. Ben si abbina, infatti, a primi piatti ricchi e vigorosi come i classici pici (pasta tirata a mano e condita con gustosi ragù di carne), perfetto perfino a fine pasto come vino "da meditazione", soprattutto se si tratta di una Riserva di grande annata. Va servito a 18-20 gradi.
Il Vino Nobile di Montepulciano è un Vino che deve il suo nome non al fatto di esser stato servito in passato alle mense nobiliari, ma alle sue precise ed inimitabili qualità, che nel corso dei secoli ha trovato amanti e appassionati, citato pure da Voltaire e a cui lo scrittore Emanuele Pellucci ha dedicato un interessante volume.
Ma il Nobile di Montepulciano è soprattutto un vino che guarda al futuro, con continui studi e ricerche per perfezionare il suo livello qualitativo.




LA SCHEDA
Riconoscimento Docg: DPR del 01.07.1980 già Doc con DPR del 12.07.1966
Zona di produzione: il territorio del comune di Montepulciano, in provincia di Siena
Vitigni: Sangiovese (prugnolo gentile) minimo 70%, Canaiolo nero massimo 20%, vitigni raccomandati o autorizzati per la provincia di Siena fino al 20%, con vitigni a bacca bianca fino al 10%
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rubino, tendente al granato con l'invecchiamento
Odore: profumo intenso, etereo e caratteristico
Sapore: asciutto, equilibrato e persistente, con possibile sentore di legno;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,5% vol., 13% vol. per la "Riserva".
Acidità totale minima: 4,5 g/1;
Estratto secco netto minimo: 23 g/1;
Invecchiamento obbligatorio: 2 anni; 3 anni per la "Riserva".
Resa massima di uva per ettaro: 80 q
Resa massima dell'uva in vino: 70%.
Superficie iscritta: 860 ha circa
Produzione: 40.000 hl circa
Strutture associative: Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano - Via delle Case Nuove, 15 - 53045 Montepulciano (SI) - Tel.: 0578.757812 - Fax: 0578.758213

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