mercoledì 22 ottobre 2025

Primeur scrive una nuova pagina delle Langhe

 

Vino, arte e tecnologia: 

Barolo en Primeur scrive 

una nuova pagina delle Langhe

Barolo en Primeur 2025 al Castello di Grinzane Cavour unisce vino e solidarietà: aste internazionali, 4.000 litri di Barolo e Barbaresco, arte e innovazione per sostenere progetti sociali e culturali

    

Il cuore delle Langhe torna a battere forte per la solidarietà. Venerdì 24 ottobre, il Castello di Grinzane Cavour ospiterà la quinta edizione di Barolo en Primeur, l’asta benefica internazionale promossa da Fondazione CRC e Fondazione CRC Donare ETS con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Un appuntamento che, in soli quattro anni, ha raccolto oltre 3,4 milioni di euro destinati a 73 progetti sociali e culturali, trasformando il grande vino in un motore di filantropia capace di unire le Langhe al resto del mondo.

Vino, arte e tecnologia: Barolo en Primeur scrive una nuova pagina delle Langhe

Castello di Grinzane Cavour ospiterà la quinta edizione di Barolo en Primeur

Castello di Grinzane Cavour: l’asta benefica 

che trasforma il Barolo in filantropia internazionale

A condurre l’asta sarà Cristiano De Lorenzo, direttore di Christie’s Italia. Sul catalogo figurano 15 barrique di Barolo Gustava, provenienti dalla storica vigna ai piedi del Castello, già vinificata all’epoca del Conte di Cavour. A firmarle è l’enologo Donato Lanati, che ha parcellizzato la vigna esaltando esposizioni, altitudini ed età delle viti. Ogni barrique genererà 270 bottiglie uniche, giudicate en primeur dal critico internazionale Antonio Galloni, Ceo di Vinous. La quindicesima barrique sarà battuta il 9 novembre durante l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, in collegamento con Hong Kong. Intanto, gli altri 14 lotti voleranno virtualmente a Londra e New York, confermando il respiro globale dell’iniziativa.

Accanto ai Barolo Gustava, l’asta proporrà 8 lotti comunali di Barolo e Barbaresco, frutto delle donazioni di oltre 80 cantine, riuniti sotto 11 comuni simbolo della denominazione. Complessivamente, 914 bottiglie in vari formati - dalle magnum ai rehoboam - per un totale di circa 925 litri. Parte del ricavato sarà devoluto a enti benefici scelti dagli acquirenti, il resto sosterrà la Scuola Enologica di Alba e altri progetti locali. In totale, Barolo en Primeur 2025 metterà all’asta quasi 4.000 litri di vino: un patrimonio enologico che racconta la forza delle Langhe e il valore della solidarietà.

Innovazione e vino: NFC e tracciabilità per Barolo en Primeur 2025

Quest’anno il progetto si arricchisce di due innovazioni. La prima è logistica: grazie a Fieramente s.r.l., realtà specializzata nel trasporto di vino, le spedizioni saranno gratuite e garantite a livello globale. La seconda è tecnologica: ogni bottiglia sarà dotata di un tag NFC anticontraffazione, sviluppato da Tesisquare con la collaborazione di Autentico Srl. Invisibile sotto l’etichetta, il microchip certifica origine e tracciabilità ed è leggibile con qualsiasi smartphone. Una garanzia contro un fenomeno che solo in Italia vale 302 milioni di euro di perdite l’anno. Non solo: il sistema permetterà agli acquirenti di accedere a contenuti esclusivi - note di degustazione, giudizi en primeur, webcam live sulla Vigna Gustava - e raccoglierà dati sulle scansioni, disegnando una mappa in tempo reale di dove nel mondo le bottiglie vengono aperte e degustate.

Arte e vino: l’opera di Giulia Cenci per Barolo en Primeur 2025

Come da tradizione, il vino incontra l’arte. L’edizione 2025 porta la firma di Giulia Cenci (Cortona, 1988), artista di respiro internazionale, già premiata a Art Basel e finalista del MAXXI BVLGARI PRIZE. L’opera scelta, self-devouring figure, è un disegno a matita che rappresenta un autoritratto ibrido, il volto parzialmente coperto da un fiore. Un’immagine sospesa, ambigua, che riflette sul nutrimento, sulla trasformazione e sull’identità: temi che dialogano in profondità con lo spirito del progetto. «Abbiamo superato i 3,4 milioni di euro raccolti e oltre 70 progetti sostenuti in quattro anni - ricorda Giuliano Viglione, presidente di Fondazione CRC Donare ETS -. Barolo en Primeur dimostra che il vino può essere un motore di solidarietà duraturo, capace di unire comunità lontane, imprese e collezionisti».

Vino, arte e tecnologia: Barolo en Primeur scrive una nuova pagina delle Langhe

Il Castello di Grinzane Cavour

E il presidente del Consorzio, Sergio Germano, sottolinea l’impatto economico e simbolico: «In un contesto globale complesso, l’en primeur è uno strumento anticiclico e strategico: rafforza la domanda di fine wines, consolida relazioni e porta l’immagine delle Langhe in mercati cruciali come Londra, New York e Hong Kong». Ad anticipare l’appuntamento, torna anche l’Exclusive Tasting - Barolo en Primeur, percorso di degustazioni aperto a collezionisti e wine lovers nella settimana precedente l’evento, prenotabile sul sito della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.

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