Candidatura Unesco, Lollobrigida:
«Un turista su due viene in Italia per mangiare»
Ultimo miglio per la candidatura della cucina italiana come patrimonio Unesco: il verdetto sarà pronunciato il prossimo dicembre a Nuova Delhi (in India) A Milano un incontro di sostegno voluto dalla Fipe con il ministro. Le differenze che caratterizzano i territori creano benessere e valore aggiunto
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Il 23 marzo 2023 il Governo italiano ha candidato “la cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale” come Patrimonio immateriale dell'Unesco. Siamo all’ultimo miglio e il verdetto sarà pronunciato il prossimo dicembre in India, a Nuova Delhi. Il nostro dossier è forte di tre pilastri: i rituali quotidiani legati al cibo, le pratiche conviviali e il rispetto per le risorse territoriali, tra biodiversità e tradizioni locali.
Cucina italiana, un successo reputazionale
Lo ha ricordato a Milano in un incontro di sostegno alla candidatura il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida. L’occasione è stata una cena presso l’Hub Identità Golose voluta dal presidente Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi Lino Enrico Stoppani, che ha auspicato «un successo reputazionale per il Paese» e ha riconosciuto al Governo l’impegno per l’istituzione del Premio “Maestro dell’arte della cucina italiana” per valorizzare le eccellenze della nostra enogastronomia.
A bilancio, Stoppani ha segnalato le poche risorse per la ristorazione, pur sottolineando gli interventi sulle recensioni online e sulla detassazione delle mance. Lollobrigida ha fatto un plauso alla Fipe, «associazione straordinaria, che anche in momenti di grande difficoltà ha creato lavoro. Oggi un turista su due viene in Italia per mangiare, un volano per il turismo nel suo complesso. Facciamo sentire bene la gente. La cucina italiana crea benessere, racconta i prodotti e le filiere. Le differenze che caratterizzano i territori sono una ricchezza e la loro narrazione crea valore aggiunto».
Cucina italiana, grandi firme della ristorazione
Una serata importante, che ha visto, a sostegno, la presenza di grandi firme della nostra ristorazione. Tra quelle incontrate, ricordiamo Antonio Santini, Carlo Cracco, Claudio Sadler, Davide Oldani, Giancarlo Morelli, Andrea Berton. In cucina l’executive chef di Identità Golose, il ventinovenne Edoardo Traverso. Fantasia e garbo intenso nell’interpretare gli ingredienti. Mani d’oro.
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